Il BELPARK - Parco Faunistico Spormaggiore si trova alla periferia di Spormaggiore in località Albarè-Plan della Fontana ed è stata realizzata delimitando con una recinzione, sia in muratura che in rete metallica, parte del bosco preesistente. Numerose piante di grosse dimensioni come faggi,abeti rossi e larici, zone cespugliate alternate a zone aperte e un piccolo ruscello con pozze e cascatelle ben ricreano l'ambiente tipico dell'orso e degli altri animali ospitati.
Viene visitato ogni anno da più di 50.000 visitatori, in particolare famiglie e scuole
Per ulteriori informazioni e prenotazione per visite guidate al Parco Faunistico di Spormaggiore: Tel. Mobile : +39 340 6575780
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Il complesso, che si estende per circa 7000 metri quadrati, è dotato di quattro tane artificiali utilizzate dagli orsi per il ricovero giornaliero e lo svernamento. Dal 1994 ad oggi sono stati ospitati diversi orsi provenienti da vari giardini zoologici, attualmente sono presenti due orsi, le due femmine (gemelle) nate presso il recinto di San Romedio nel 1996 di nome "Cleo e Cora "; mentre la terza femmina proveniente da Sardagna (TN) nata nel 1966 di nome "Bel"è purtroppo morta nell'agosto del 2015 alla "veneranda età" di quasi 50 anni.
"Di Ramo in Ramo" "Il Racconto del Bosco" e "Amici Animali"
Dal 2017, nei boschi e percorsi che portano al Parco Faunistico di Spormaggiore sono stati creati tre percorsi artistici immersi nella natura, che invitano a passeggiare con nuova curiosità, per i più piccoli ma non solo.
Sono nati da un'idea delle Biblioteche della Paganella e ideati e realizzati da Gloria Zeni con il supporto degli studenti ed insegnanti del Liceo Vittoria - Istituto delle Arti di Trento e finanziati della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, con la collaborazione di Comune e Parco Faunistico di Spormaggiore e Parco Naturale Adamello Brenta.
Le opere sono esposte lungo l'attuale PERCORSO VITA che affianca l'intero paese da Loc. Fontanele fino al Parco Faunistivo, attraversando Loc. Nisclaia e Loc. Primi Laresi.
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Escursione alla frazione di Maurina
Partendo dalla piazza di Spormaggiore, imbocchiamo via D. Giuseppe Maurina ed al primo bivio scendiamo a destra, due ampie svolte, attraversiamo l’abitato di Meano; proseguiamo la nostra discesa ed in breve ci accingiamo ad attraversare il torrente Sporeggio, ancora pochi passi, ora in salita, ed eccoci arrivati a Maurina.
La tranquillità e la semplicità dei luoghi, unita alla cordialità dei suoi abitanti ci fanno sentire subito come a casa nostra…
Durante i fine settimana del periodo natalizio, dal 2017 potrete anche visitare i sugestivi mercatini di prodotti tipici e artigianali, allestiti nei vouti antichi.
La visita alla chiesetta dedicata alla Madonna di Lourdes e l’attraversamento, sotto i portici, dell’intero centro abitato rappresentano sicuramente i momenti più suggestivi ed emozionanti del nostro itinerario.
Per rientrare a Spormaggiore ripercorriamo a ritroso la stessa via dell’andata.
Il catino dell’abside presenta Cristo Re, s. Vigilio, i martiri anauniesi. Cristo è raffigurato assiso sul trono, nella gloria della sua piena sovranità sul mondo, sulla storia e su ogni uomo.
Il Transetto che termina con l’arco trionfale porta come figure l’ Agnello dell’ Apocalisse, il libro dei sette sigilli, i simboli degli evangelisti e stelle che indicano i santi. La decorazione indica i principali testimoni di Cristo Re, gli evangelisti, ispirati da Dio stesso; ricorda la luce che viene da Dio e che si riversa su ogni popolo, luce che dà origine ad una miriade di stelle, che sono i santi di Dio.
Die Neue Kierche
Bereits 1866 hatte der Pfarrer Don Tambosi den Antrag zum Bau einer neuen Kirche eingereicht, da die alte nicht mehr ausreichte. Man entschied sich für den Plan des Ingenieurs De Claricini, der den Bau einer neuen Kirche neben der alten vorsah.
Leopoldo De Claricini wurde in Versa im Friaul 1812 geboren. Nach dem Studium in Wien war er in Innsbruck, Trient und Gorizia tätig. Er plante verschiedene Kirchen im Trentino. Die Kirche von Spormaggiore wurde zwischen 1867 und 1875 geplant und gebaut. Die einstimmige Aufwand und die enormen Opfer endlich die Zufriedenheit von der feierlichen Einweihung durch Bischof Mons. Haller 29. September 1875. Sie ist im lombardischen Stil mit byzantinischen Elementen erbaut, hoch, hell, mit großen Fenstern, zum großen Teil aus Naturstein.
Sie ist längs der Nord-Süd-Achse erbaut, im Unterschied zur alten Kirche, die, wie es üblich war, nach Osten hin ausgerichtet war. Es handelt sich um eine wirklich monumentale Struktur.
Die Holzstatue stellt die Hl. Maria mit dem Jesuskind dar. Das Kind streckt die linke Hand nach einer goldenen, von der linken Hand Marias dargereichten Kugel aus. Sie vermittelt uns die Einsicht, dass Jesus von der Jungfrau Maria, durch den Heiligen Geist, die menschliche Natur zur Rettung der Welt in Empfang nimmt. Jungfrau und Kind sind gekrönt.
Am Sockel ist ein Holzzusatz angebracht. Er stellt Wolken dar, aus der leuchtende Strahlen kommen, die die Gnaden auf Fürbitte Marias anzeigen. Oberhalb der Wolken ist ein Mondbild dargestellt, das an die Vision des Hl. Johannes erinnert (Ap 12.1).
Die Kirche von Spormaggiore war ursprünglich eine Pfarrkirche. Die Pfarrei war eine vor allem religiöse, aber auch soziale Institution, die auch in anderen Teilen Mittel- und Norditaliens anzutreffen war. Sie hatte das Vorrecht des Taufbeckens, die Oberaufsicht über die Beerdigungen und das Recht auf den Zehnten.
Die Alte Kirche
Die alte Kirche ist für die ganze Bevölkerung der Pfarrei von Sporo zusammen mit dem romanishen Turm erbaut worden. Ihr Alter kann nicht genau angegeben werden; sie besteht jedoch sicher seit 1295.
Castel Belfort in Spormaggiore
Die Ruinen von Castel Belfort liegen an der Staatsstraße zwischen Cavedago und Spormaggiore.
Das erste, Castel Belfort betreffende Dokument datiert von 1311, als Heinrich Graf von Böhmen Tissone von Altspaur die Erlaubnis gab, an der Via Nuova einen Wachturm zu bauen. Der Komplex bestand aus dem derzeitigen Turm und aus einem Bau an seinem Fuß. Bereits 1350 geht Castel Belfort in die Hände der Raifer von Castel Campo über, kommt bald jedoch an die Grafen von Tirol zurück.
Die Jahrhunderte vergehen, und die Geschichte von Castel Belfort wird 1670 durch einen verheerenden Brand unterbrochen.
1700 wird es wieder erbaut. Nach Abriss der alten Gebäude wurde ein neuer rechteckiger Gebäude erbaut, der nur im Sommer bewohnt wurde. Während der napoleonischen Besetzung wird er zerstört und zurückgelassen.
Das erste historische Dokument, in dem ladet man, einst, den Name "Hof" geht auf 1299 zurück und wird genannt während eines Streit. Wie eine Lösung Tissone Sporo fordernte "für Recht, das ihm von Varderina gab ist, die Kind Gerardo von Hof Spormaggiore war, ein Teil des Weinberg im Gegend "Ravara".
Zu jener Zeit gab es nicht die Vornamen, so die Personen waren mit der Vornamen des Gegend wo wohnten oder wo hatten ihren Besitzen identifiziert. Am Anfang war das Hof des Familie genannt genau "Dalla Corte" ("Aus Hof"), dessen Nachrichten im Jahr 1424 verlieren man.