Il catino dell’abside presenta Cristo Re, s. Vigilio, i martiri anauniesi. Cristo è raffigurato assiso sul trono, nella gloria della sua piena sovranità sul mondo, sulla storia e su ogni uomo.
Il Transetto che termina con l’arco trionfale porta come figure l’ Agnello dell’ Apocalisse, il libro dei sette sigilli, i simboli degli evangelisti e stelle che indicano i santi. La decorazione indica i principali testimoni di Cristo Re, gli evangelisti, ispirati da Dio stesso; ricorda la luce che viene da Dio e che si riversa su ogni popolo, luce che dà origine ad una miriade di stelle, che sono i santi di Dio.
La prima figurazione della navata presenta l’ incontro di Abramo con i tre Angeli. L’episodio è ricordato nel capitolo 18 del libro della Genesi. Abramo ebbe da Dio la grazia di contemplare in visione il Salvatore e il suo regno universale duemila anni prima della sua venuta.
La seconda figurazione della navata presenta cristo, capo della Chiesa, che consegna a Pietro, e con lui ai suoi successori, i pieni poteri.
La terza figurazione ci ricorda il fatto biblico del serpente di bronzo innalzato da Mosè nel deserto e descritto nel libro dei Numeri al capitolo 21.
La quarta e ultima figurazione è una grande croce gemmata, accompagnata dal motto costantiniano “in hoc signo vinces, in questo segno vincerai”. L’ arte si ispira qui alla liturgia. Come la celebrazione della messa termina con la benedizione impartita al popolo dal sacerdote, così il ciclo pittorico si chiude con il segno della Croce e rivolge, dall’ alto, al visitatore l’ augurio cristiano di vivere nel segno dell’ amore e della potenza di Dio.