La statua in legno rappresenta Maria SS. con il Bambino Gesù.
La mano sinistra del bambino è distesa a prendere una sfera dorata, offerta dalla mano sinistra di Maria; ci invita a pensare a Gesù che prende, per opera dello Spirito Santo, dalla Vergine Madre, la natura umana per la redenzione del mondo. La Madonna e il Bambino hanno il capo incoronato.
Al piedistallo è applicata un'aggiunta in legno rappresentante nuvole dalle quali escono raggi luminosi indicanti le grazie per intercessione di Maria. Al di sopra delle nuvole è rappresentato un quadro di luna, che ricorda la visione avuta da S. Giovanni (Ap 12.1).
La statua sembra di fattura gotica del XIV o XV secolo, anche se ha perso i colori originari del vestiario. Riguardo la provenienza, l'ipotesi più probabile indica l'Alto Adige, per intervento di un vescovo Sporo di Bressanone. Questa ipotesi giustificherebbe anche il notevole afflusso di pellegrini a Spor dall'Alto Adige e dal Tirolo. Come autore si pensa a Michele Pacher oppure alla sua scuola, fiorente a Bressanone nel sec. XV. Ipotesi avvalorata dal confronto con la sua statua che è a Novacella di Bressanone, sicuramente del Pacher o della sua scuola, e con particolari del tutto simili alla statua di Spormaggiore.
Un'altra conferma ci viene dal fatto che i vescovi Sporo di Bressanone hanno più volte inviato doni a Spor.
La cappella della Madonna fu edificata dai Conti Spaur nell'anno 1719, che offrono anche il prezioso altare marmoreo barocco della stessa.Il 25 luglio 1781, vi si consacra il nuovo altare, dal vescovo coadiutore Leopoldo Ernesto Firmian; occupa l'angolo dove chiesa vecchia e chiesa nuova si intersecano. E' una costruzione alta 18 metri, base quadrata, sovrastrutture ottagonali, cupola rotonda con lanterna ottagonale e finestrine.
Il solenne altare è di stile barocco sobrio. In basso sono le statue di S. Giuseppe e dell'Annunciazione e si vedono gli stemmi Spaur.
Attestazioni.
Il primo documento conosciuto che parla espressamente della Madonna di Spor è del 1537. Il vicario generale di Trento notò che nella chiesa parrocchiale c'era una cappella in cui si venerava un'immagine della Madonna ritenuta dai fedeli miracolosa e alla quale accorrevano molti devoti per ottenere grazie.
Una nota in una raccolta di scritti del parroco don Zadra Vittore dice che in Spormaggiore si trovava, già prima del 1537, questa statua che era visitata da pellegrini devoti provenienti dalle parti più remote della diocesi e dell'Alto Adige e del Tirolo. Ne parlano anche gli atti visitali del 1579 e l'Atlante mariano del 1672. Accenni alla devozione verso la Madonna di Spor sono contenuti nei libri del p. Tovazzi (anno 1784) e del Mariani (Trento e il sacro concilio).
Pinamonti in "La Natura descritta al viaggiatore" del 1829 dice "La Madonna di Spor era una volta visitata da pellegrini e che fino in processione vi si andava da luoghi lontani in tempo di calamità, quando la mancanza di ogni terrena assistenza fa sentire all'uomo la sua bassezza e lo persuade a cercare soccorso nei prodigi della religione".
Proprio per la sua presenza, la Chiesa della Natività di Maria alla quale questa cappella è antigua, è stata scelta nel 2015 per l'apertura della Porta Santa del Giubileo Straordinario della Misericordia il 13 dicembre.