La lunga processione si snodava salmodiando su e giù per i dossi coltivati che si stendevano ai piedi di Spormaggiore.
Gli sguardi dei fedeli erano puntati sulla statua della loro Madonna che, traballando e ondeggiando, guidava l’interminabile teoria di Chierichetti, coscritti, donne, uomini, vecchi e bambini.
Era successo che la gente di Spormaggiore non riusciva più a sopportare gli improvvisi e secchi boati che provenivano da una sorgente poco distante.
–Dev’essere il Diavolo che bestemmia contro Dio…- sussurravano le vecchiette all’ombra fresca della chiesa, -… e solo la Madonnina è in grado di fare la grazia e di liberarci da quel flagello!
Anche il parroco, dopo lunghe insistenze, si disse d’accordo e in quattro e quattr’otto la processione venne organizzata.
Accadde però che, giunti in prossimità della violenta sorgente, la portantina della Madonna ebbe un brusco e improvviso sobbalzo e l’anello del simulacro si staccò dal dito di legno e cadde nella roggia!
Quelli di Spormaggiore, dopo un primo istante di stupore e di smarrimento, si ripresero ben presto e si considerarono soddisfatti.
Infatti…- rumori o non rumori – si dissero, - adesso l’anello benedetto ha santificato quest’acqua e ha fatto fuggire il Maligno! E da quel giorno la sorgente venne chiamata «dell’Acqua Santa».